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05/05/17

Il gasdotto Tap. Ecco perché il Tar respinge il ricorso della Regione Puglia


Numero Notizia:02389


Il Tap è un'opera "dichiarata infrastruttura strategica, di preminente interesse per lo Stato". Quindi, è il ministero dell'Ambiente il "titolare di una facoltà di controllo, in ordine al rispetto di quanto previsto nel decreto Via" sulla valutazione di impatto ambientale. È questa la motivazione centrale per cui il Tar ha respinto il ricorso della Regione Puglia sul Tap e ha di fatto dato il via libera alla ripresa dell'espianto degli ulivi nell'area di Melendugno.
La decisione - In particolare, la decisione della Terza Sezione del Tar Lazio, sentenza n. 4760, respinge il ricorso della Regione Puglia contro il Ministero dell'Ambiente e Trans Adriatic Pipeline Ag per l'annullamento, previa sospensione dell'esecuzione, delle note ministeriali con cui era stato autorizzato l'espianto di 210 ulivi nell'area di realizzazione del gasdotto.
Nuovo ricorso - La battaglia sul gasdotto Tap di fronte ai giudici amministrativi della Regione Puglia quasi certamente non si chiude con la decisione assunta dal Tar. Si profila infatti un ricorso al Consiglio di Stato. La volontà e l'orientamento politico della Regione, infatti, vanno in questa direzione, e - a quanto si apprende - gli uffici legali e l'avvocatura della Regione sono già al lavoro per verificare la possibilità, sul piano giuridico, di impugnare la decisione del Tar.

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consorzio@energindustria.it

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