Promosso da

NEWS
28/06/18

Emersione dei 'clienti nascosti'


Numero Notizia:02664


Scade il prossimo 30 giugno il termine per regolarizzare le imprese che utilizzano punti di fornitura di energia elettrica, sia in bassa che media tensione, intestate ad altra società. Obiettivo delle nuove delibere, favorire la visibilità delle imprese che non figurano nel sistema elettrico e garantire il versamento corretto degli oneri di sistema.
La prassi di utilizzare un unico contattore (POD) per alimentare più società con differenti partite iva (o codici fiscali) avviene abbastanza di frequente nei centri commerciali, negli aeroporti, nei poli fieristici, nei porti o più semplicemente nei condomini. Questo tipo di soluzione viene frequentemente adottata anche nelle imprese produttive o di servizi in caso di affitti di capannoni o immobili a più società. Si tratta purtroppo di una pratica non conforme alle direttive in vigore, frequentemente utilizzata, tenuto conto che in molti casi sussistono problemi tecnici ed impiantistici di non facile soluzione.
Di recente, anche a seguito delle immancabili indicazioni UE, in attuazione al DL “milleproroghe”, l’ARERA (Autorità per l’Energia) ha pubblicato la delibera 276/2017/EEL del 20 aprile 2017, integrata per prorogare la scadenza dei termini di quest’ultima dalla delibera 894/2017/EEL del 21 dicembre 2018, la quale chiarisce, in modo puntuale, la questione dei clienti con diverse partite iva, alimentate da un unico punto di presa. Se un cliente finale alimenta un altro cliente finale non dichiarato, quest’ultimo è considerato “nascosto”.
Il tema di fondo deriva dal fatto che i clienti finali “nascosti” non pagano correttamente i corrispettivi tariffari e le relative imposte. L’Arera perciò ha imposto, attraverso le delibere sopra citate, l’obbligo di autodichiarazione ai clienti finali “nascosti” entro il 30 giugno 2018. Anche se la normativa non lo esplicita in modo chiaro, il concetto di “autodichiarazione” significa - più semplicemente - che il cliente non visibile alla rete deve provvedere a richiedere un allaccio diretto al distributore di rete. In pratica non esiste una vera e propria dichiarazione, ma un invito a regolarizzare la situazione facendo richiesta di un nuovo allaccio intestato al cliente non visibile al sistema elettrico. Qualora il cliente nascosto venisse individuato a seguito di un controllo, sarà tenuto al pagamento degli oneri fissi della bolletta non versati, aumentati di una penale del 30%, a decorrere dall’anno 2014.

Per informazioni

consorzio@energindustria.it

Stampa la pagina

print