Promosso da

NEWS
05/04/17

Evoluzione della componente A3- Rapporto del GSE 2016


Numero Notizia:02366


Nel Rapporto Attività 2016 il GSE ha riportato l’evoluzione del fabbisogno economico della componente tariffaria A3 a partire dal 2009, con indicazione del trend previsto fino al 2019. Il fabbisogno economico A3 è cresciuto rapidamente da circa 3 miliardi di euro nel 2009 a circa 13 miliardi di euro nel 2014 e 2015.
Per l’anno 2016 il fabbisogno economico A3 si attesta sui 14,4 miliardi di euro, in incremento rispetto al 2015; la variazione è principalmente determinata dal passaggio dal meccanismo dei Certificati Verdi ai nuovi meccanismi di incentivazione introdotti dal D.M. 6 luglio 2012. Il GSE, infatti, nel corso dell’anno 2016 ha continuato a sostenere costi per il ritiro dei Certificati Verdi, emessi a fronte di energia prodotta negli anni precedenti, cui si sono aggiunti gli oneri di incentivazione dell’energia prodotta nel 2016 per gli impianti aderenti al nuovo meccanismo.
Per il 2017 si prevede un decremento del fabbisogno economico, stimabile in via preliminare in circa 12,6 miliardi di euro, principalmente a seguito della conclusione dell’iter di ritiro dei Certificati Verdi.
Nel 2018 e 2019 si prevede una riduzione del fabbisogno A3 per la conclusione del periodo di incentivazione di diversi impianti.



L’onere di incentivazione è determinato da un insieme di contributi, relativi ai diversi schemi di supporto, ciascuno avente specifiche caratteristiche in termini di entità e durata dell’incentivo. Accanto a incentivi che devono ancora dispiegare buona parte dei loro effetti economici, quali i DD.MM. 6 luglio 2012 e 23 giugno 2016, vi sono meccanismi in cui gli impianti sono prossimi alla scadenza del periodo incentivante, come il CIP6/92 e parte dell’incentivazione ex CV, e casistiche intermedie, quali il Conto Energia fotovoltaico.
È dunque rilevante tracciare uno scenario di lungo periodo del fabbisogno di incentivazione, che tenga conto dell’insieme degli impianti incentivati, ciascuno con il proprio impegno di spesa in termini di entità e durata, e considerando anche gli impianti attualmente non in esercizio per i quali è previsto un costo di incentivazione futuro, quali gli impianti a registri e aste dei DD.MM. 6 luglio 2012 e 23 giugno 2016. Per lo Scambio sul Posto si può ipotizzare una crescita costante, in linea con gli ultimi anni.
L’andamento dello scenario elaborato risulta principalmente influenzato dalle dinamiche di uscita dai meccanismi di incentivazione esistenti.



Si osserva un onere di incentivazione per lo più stabile fino al 2023, cui segue una progressiva riduzione, determinata da diversi profili di uscita dai meccanismi in essere: ex CV e TO, principalmente dal 2024 al 2028; successivamente, tra il 2030 e il 2033, l’onere associato al Conto Energia fotovoltaico decresce molto rapidamente fino ad annullarsi, portando il fabbisogno complessivo al di sotto di un miliardo di euro.

Per informazioni

consorzio@energindustria.it

Stampa la pagina

print